Certo che è laureato; anzi lui ne sa veramente tantissimo, per lui sono banalità quelle che spiega. E' solo che, per chi viene da un liceo e dalla scuola elettrotecnica Borghi, è puramente arabo.
Penso di avere cominciato a realizzare qualcosa di analogica quando ho cominciato l'esame di Progetto, quest'anno...
Alcuni dei concetti fondamentali, temi ricorrenti dell'analisi di un circuito quali punti di riposo e grandi segnali, linearizzazioni locali (regime di piccoli segnali), caratteristiche statiche e risposte in frequenza...sono cose che si realizzano col tempo, e devo ammettere che con Gnudi sono stato in grado a fatica di:
- seguire le lezioni prendendo degli appunti orrendi
- seguire le esercitazioni con Bedani, su una lavagna talmente consunta che a fatica si riuscivano a leggere caratteri alfanumerici
- fare esercizi preoccupandomi sempre più dell'entità dei conti che dei concetti
Credo che il messaggio che non passi con il corso di Gnudi, e che invece ho sentito passare per i TLC da Testoni (il tutor), è che i conti sono una fase successiva. Buttarsi a testa bassa nelle equazioni non ha alcun senso, bisogna capire prima di ogni altra cosa con che circuito si ha a che fare, che stadi si riconoscono a occhio, come sono interconnessi; che cosa fa uno specchio di corrente e come; come funzionano le coppie differenziali, gli operazionali etc etc.
A questo titolo un pò di simulazione potrebbe aiutare...ma giustamente il triennio di elettronica non prevede praticamente laboratori se non quelli opzionali a scelta...
Di certo fare i conti con i MOS è sempre più bello perchè tanto per dire non si ha nemmeno la corrente di base...ma anche coi BJT si può sbrogliare la matassa, con molta pazienza.
Fate un sacco di esercizi, e cercate di capire un pò il senso e i principi senza perdervi nei conti...penso che la parte più noiosa sia il procedimento iterativo logaritmico per il modello Ebers-Moll esponenziale.
Una delle parti secondo me più importanti e ricorrenti è quella sulle funzioni di rete...le impedenze e/o ammettenze di ingresso, uscita...il guadagno di tensione (a volte anche quello di corrente), la transimpedenza dicono tutto di una rete, e sono gli oggetti ultimi, le cose che contano nei dimensionamenti.
Comunque non temete, fortunatamente i BJT sono un vizio che passa abbastanza in fretta (anche se può ritornare spesso), e per quello che non avete capito...Masetti farebbe capire l'elettronica ai sassi.